Uno dei più grandi drammaturghi britannici Tom Stoppard un unica volta si è cimentato alla regia e lo fece con la trasposizione cinematografica della tragicommedia da lui stesso scritta Rosencrantz and Guildenstern Are Dead (Rosencrantz e Guildenstern sono Morti). Ebbene la pellicola fu selezionata nel 1990 nella 47esima edizione del festival di Venezia e si aggiudicò il Leone d’Oro per il miglior film, innanzitutto c’è da sottolineare il dato statistico eccezionale dove un regista con l’unico film della sua vita vince uno dei tre grandi festival cosa che a oggi non si è più verificata…c’è da aggiungere che la vincita suscitò qualche polemica da parte della critica e del pubblico che invece osannava Jane Campion per An Angel at My Table (Un Angelo alla Mia Tavola) a cui andò il Leone d’Argento.
Probabilmente il presidente di giuria Gore Vidal illustre scrittore e collega di Stoppard, potrebbe essere stato determinante nella scelta di premiare il film inglese che personalmente ho ammirato per la stravaganza delle situazioni e per la notevole sceneggiatura.In realtà il record andrebbe condiviso con Elizabeth Montagu la quale al festival di Berlino si aggiudicò l’Orso d’Oro per Die Vier im Jeep (Quattro in una Jeep) in quanto fu la sua unica opera, ma data la co-regia con Leopold Lindtberg e la suddivisione in categorie nei primi premi della prima edizione a Berlino ho ritenuto evidenziare il solo Tom Stoppard.
Gary Oldman e Tim Roth nei panni dei protagonisti mi hanno entusiasmato…qui di seguito posto un video della scena memorabile della partita di tennis illusoria a colpi di domande, geniale!!!